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Qualità non comune de I MUSICI é stata, fin dal' inizio, la capacità di estrinsecare dall' interno delle proprie fila tutti i solisti necessari sia per ruoli individuali che per articolate combinazioni strumentali; i loro programmi in effetti sono in grado di offrire all'ascoltatore una ricca alternanza di stili e colorazioni timbriche.
Ciò é avvalorato anche da una ragguardevole collana di registrazioni discografiche che, dai primi LP 33 giri ai moderni CD, si é arricchita, in varie occasioni, della collaborazione di rinomati strumentisti a fiato: S. Gazzelloni, F. Bruggen, A. Nicolet, M. Larrieux, H. Holliger, M. Bourgue, K. Thunemann, M. Costantini, M. Andrè, H. Hardenberger, G. Touvron, B. Soustrot, ed è stata ripetutamente premiata da giurie specializzate:
Grand Prix de l' Acadèmie Charles Cros
Grand Prix International du Disque
Edison Award
Deutsche Schallplattenpreis
Grand Prix des Discophiles
La magistrale interpretazione delle Quattro Stagioni di Vivaldi è un best-seller della musica classica; essi ne hanno registrato ben sei successive versioni (PHILIPS):
1955 solista Felix Ayo LP 33 giri MONO
1959 solista Felix Ayo LP 33 giri STEREO
1969 solista Roberto Michelucci LP 33 giri STEREO
1982 solista Pina Carmirelli CD
1990 solista Federico Agostini CD e Laser Disc Video
1995 solista Mariana Sirbu CD Bitstream
"Ci sono sigari e ci sono i CUBAN COHIBAS. Ci sono vini rossi e c'è lo CHETEAU LAFITE ROTHSCHILDS. Ci sono esecuzioni delle quattro stagioni e ci sono le QUATTRO STAGIONI DEI MUSICI." (The Palm Beach Post)
Oggi la loro produzione discografica é una vera e propria miniera di opere di autori del settecento, ottocento e novecento.
In occasione del 50° anniversario I MUSICI ricordano con gratitudine i colleghi che nell'avvicendarsi degli anni hanno partecipato con più assiduità alla vita concertistica del gruppo, strumentisti di alto livello che in molti casi, anche al di fuori del complesso, hanno continuato a brillare di luce propria.
In ordine alfabetico sono:
violini di spalla: Salvatore Accardo, Federico Agostini, Felix Ayo, Pina Carmirelli, Roberto Michelucci, Franco Tamponi.
violini: Italo Colandrea, Anna Maria Cotogni, Walter Gallozzi, Luciano Vicari.
viole: Dino Asciolla, Aldo Bennici, Paolo Centurioni, Carmen Franco, Alfonso Ghedin, Bruno Giuranna.
violoncelli: Enzo Altobelli, Mario Centurione.
La formazione attuale, con lo strumentario, é così composta:
Violini:
Antonio Salvatore, Giov. Batt. Guadagnini
Antonio Perez, Floreno Guidantus, 1736 Bologna
Antonio Anselmi, Gennaro Gagliano 1732 Napoli
Claudio Buccarella, Giov. Batt. Ceruti, 1796 Cremona
Pasquale Pellegrino, Paolo Antonio Testore, 1720 Milano
Gian Luca Apostoli, Gennaro Gagliano, 1730 Napoli
Viole:
Massimo Paris, Giov. Paolo Maggini, 1600 Brescia
Silvio Di Rocco, Lorenzo e Tommaso Carcassi, 1752 Firenze
Violoncelli:
Francesco Strano, Carlo Tononi,1730 Venezia
Vito Paternoster, Lorenzo Carcassi, 1780 Firenze
Contrabbasso:
Lucio Buccarella, Antonio Mariani, 1678 Pesaro
Clavicembalo:
Maria Teresa Garatti, Fred Bettenhausen, 1993 Haarlem (copia Ruckers).
L'arte cameristica ed il suono inconfondibile de I MUSICI si sono plasmati durante mezzo secolo di assidua dedizione, nel rispetto dello stile e del gusto di ciascun autore e al tempo stesso con libertà interpretativa aliena da dogmatismi accademici. Con queste duttili qualità I MUSICI svelano e raccontano i sentimenti, gli aneliti e le emozioni di compositori che operarono in un'epoca irta di vincoli e convenzioni, e tuttavia seppero trasmettere, mediante la loro arte sublime, un messaggio universale ed eterno.
Robert Sherman ha scritto sul New York Times:
"I MUSICI sono da sempre un modello per tutte le formazioni similari, suonano senza direttore ed ogni componente é un solista. Ogni loro esecuzione é un'espressione spontanea ed al tempo stesso meticolosamente raffinata del talento di dodici artisti. In ogni stile che interpretano essi apportano l' impulso essenziale della vita. L'ascoltatore é continuamente soggiogato dalla loro capacità di ottenere la piena e ricca sonorità di un' orchestra d'archi senza mai sacrificare la chiarezza e l' assoluta precisione di un quartetto. I MUSICI producono senza sforzo le più delicate sfumature di colore, di equilibrio, di fraseggio, mai cede il pulsare del ritmo, mai una nota é fuori posto".
Veniero Rizzardi, sul Nuovo di Venezia:
"Questo gruppo rappresenta a tutt'oggi uno dei migliori esempi della civiltà strumentale italiana".
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Testo di Lucio Buccarella